venerdì 23 novembre 2007

Berntornata Radio Pop

La mattina del 8 Novembre mi trovavo bloccato nell'abbraccio viscido del raccordo. Per rompere il silenzio della coda ho acceso l'autoradio sulle frequenze di Radio BBS alla ricerca di un notiziario e ho beccato per caso il battesimo ufficiale di Radio Popolare Roma!

Mi sono sentito trasportare nel passato di almeno 13 anni, ai tempi in cui vivevo da single a Milano e stavo sintonizzato in continuazione sulle frequenze di Radio Popolare di Milano. Quanti ricordi sono riapparsi: i microfoni aperti, la radiosveglia di Alessandro Robecchi, Cirri-Ferrentino e la prima Gialappa's, gli abbonaggi, lo Stradella party di Ferragosto... Dopo essermi trasferito a Roma ho cercato a più riprese di agganciare almeno le trasmissioni di Popolare Network, che però era coperto poco e male, ho scoperto anche Radio Città Futura, una buona radio, ma non è la stessa cosa.

E adesso, in salsa romana, finalmente riappare RP, ed ha iniziato nel modo migliore: dirette, abbonaggi e approfondimenti.

Tanti auguri, amici di Radio Popolare Roma, grazie di essere arrivati e lunga vita al Network!

martedì 6 novembre 2007

Piccolo Satori, parte 3 - Soltanto un sentiero

La scorsa settimana, camminando verso la fermata dell'autobus che mi porta in ufficio come ogni mattina, ho riconosciuto d'un tratto la mia risposta. Nella mia vita il buddismo non è mai stato nè una religione (infatti nelle mie esperienze all'interno del mondo cattolico la mancanza di fede è sempre stata il mio punto debole), nè una filosofia o un'etica di vita (concetti che ho sentito sempre troppo lontani dal mio vissuto quotidiano). Per me la Via del Buddha è solo un sentiero, anzi il sentiero. E' l'esperienza concreta di ricercare i passi che quell'uomo ha compiuto 2500 anni fa alla ricerca della soluzione del problema del dolore. E' un percorso che passa anche per la meditazione, la tradizione, i maestri, le scuole, le esperienze, lo studio, ma soprattutto per la riscoperta della radice di noi stessi. Significa riconoscersi in alcune domande profonde: cos'é la sofferenza? perché tutti soffriamo? come andare oltre questa condizione? come comunicare la soluzione a tutti gli uomini e le donne che vivono intorno a noi?

Non mi pareva vero! Nel momento in cui ho realizzato questa piccola verità mi sono sentito avvolgere da una sensazione di sollievo. Finalmente ho fatto un altro passo della mia ricerca. Sono riuscito per un attimo a tacitare quel piccolo demone che continua a riproporci sempre le domande sbagliate e ho alzato gli occhi sulla strada. Ecco la prossima orma, raggiungiamola!

lunedì 5 novembre 2007

Piccolo Satori, parte 2 - Ma che domanda!

In definitiva, non sono mai riuscito a formulare una risposta convincente a questa domanda senza ricorrere a dei cliché altrui. Tra l'altro, quando ci ho provato mi sono trovato ancora più in imbarazzo perché non sono mai stato capace di mandare a memoria i testi con sicurezza. Essendo incapace di rispondere in maniera convincente in seguito ho cercato di minimizzare la domanda, oppure ho fatto direttamente finta di non aver sentito!

Poco male - mi dicevo - non saprò rispondere bene a domande generali come questa, ma ho imparato tante lezioni di prima mano sul buddhismo di certo più importanti di questo interrogativo troppo intellettuale.
A questo punto dovete sapere che io sono sempre stato molto esigente con me stesso, a volte anche all'eccesso, e una giustificazione così debole non mi ha mai convinto, ma avevo paura ad andare troppo a fondo su questa questione e così ho lasciato correre per... beh, per un bel po'.

Ma perché avere paura di una domanda così innocente, quasi una curiosità intellettuale? - mi direte e normalmente avreste ragione, se non fosse per il fatto che, mentre cercavo di rispondere, inconsciamente pensavo ad un'altra domanda, molto più difficile.

E' possibile che il buddhismo possa essere solo una religione o una filosofia?

Non fraintendemi, sia la religione che la filosofia, in particolare la filosofia etica, sono insegnamenti degni del massimo rispetto e spesso in grado di aiutarci a sbrogliare la matassa complicata della nostra vita. Purtroppo per me, non sono mai riuscito a trovarmici a mio agio, anzi alla fine ne sono stato respinto. Ecco dunque il vero tarlo, non volevo accettare quella domanda perché dal mio punto di vista era incompleta e fuorviante, ma allo stesso tempo questa esigeva un approfondimento che io non ero in grado di fare.

(continua)