giovedì 20 settembre 2012

Dalai Lama. Oltre la religione?

Pochi giorni fa il Dalai Lama ha rilasciato una dichiarazione a sensazione sul suo profilo Facebook.

In sostanza egli sottolinea che le religioni tradizionali non sono (più) in grado di dare una risposta alle problematiche della società moderna, ed è invece necessario concentrarsi sui valori etici e morali, a prescindere dal loro background storico.

Non è un concetto nuovo per lui, come ha spiegato estesamente in uno dei suoi ultimi libri.

Un obiettivo già raggiunto è stato sicuramente far parlare di sé e non ho alcuna intenzione di criticarlo per questo. La sua abilità nel comunicare sui media è una delle poche armi che gli rimangono, a fronte della prepotenza militare ed economica nello scenario della diaspora tibetana. Cito volutamente la diaspora non per fare propaganda alla causa tibetana, ma per ricordare che ciò che oggi si presenta al mondo come Buddhismo Tibetano non esisterebbe senza l'esilio forzato imposto dai cinesi; avremmo altresì una religione molto più simile all'impostazione Cattolica, legato inevitabile di un secolare regime teocratico, ed assai meno simpatica all'opinione pubblica occidentale di come sia oggi.

Non credo, nella mia umilissima esperienza, di poter condividere la sua opinione. Ho un enorme rispetto per la sua vita e la sua personalità e credo che la miglior giustificazione di questa opinione sia proprio il fatto che essa proviene da un uomo che ha dedicato tutta la vita al suo popolo, alla sua cultura e alla sua religione.

In fondo però, credo che il suo sia un auspicio irrealizzabile. Uscire dai binari quotidiani della propria vita  per abbracciare l'etica e la compassione richiede passione, disciplina,  fermezza e amicizia; ciò che si trova ancor oggi nelle migliori tradizioni spirituali. Dobbiamo anche chiederci se convergere solo sulla compassione e sui valori etici sia davvero l'obiettivo finale da porci o invece non sia una conquista da compiere sulla strada della realizzazione. Immagino che nell'ottica del Dalai Lama le due cose convergano, e questo sia proprio il principale motivo che lo autorizzi a proporlo.