martedì 26 febbraio 2008

Distillato di passioni

Guardatevi intorno, guardate bene. Dovunque siate, ma specialmente se siete in una città, vedrete uno spettacolo deprimente, ma ormai così abituale da essere scontato: tutti corrono! Corrono gli adulti, stritolati dagli orari di lavoro e dagli impegni familiari. Corrono i bambini, già programmati tra la scuola e i corsi preparatori di ogni genere, in pieno stile giapponese. Corrono perfino gli anziani, divisi tra la cura dei nipoti, chi può, e le sale d'aspetto di medici e istituti d'ogni sorta, necessarie per vivere dignitosamente la propria vecchiaia e aiutare chi non riesce più a cavarsela da solo.

Sono pochi gli eventi che riescono a farci rallentare: una malattia, una delusione o peggio una disgrazia, su di noi o di chi ci sta vicino. Ma come sei deprimente - direte - e le buone notizie? Avete ragione, anche gli eventi positivi ci fanno fermare per un attimo: la nascita di un bambino, un nuovo amore, un successo meritato o semplicemente un bel colpo di fortuna. Purtroppo in questi casi il nostro inconscio è traditore e cerca di trasformare ogni buona notizia in una scusa per alzare la posta, per creare nuove aspettative e nuove speranze, ed eccoci subito a correre a perdifiato per realizzarle!

Come quasi tutti, anch'io partecipo a questo gioco senza fine e spesso mi trascino confuso. Non mi chiedo più perché sto correndo e mi limito a seguire la routine che io stesso ho creato per vivere nel miglior modo possibile, o almeno credo. Un ritardo di pochi minuti in metropolitana o un contrattempo in auto diventano fonti di ansia e preoccupazione, non perché il mondo stia per crollare intorno a me se non mi muovo sempre nei tempi giusti, ma perché il mio spirito stanco non riesce più a reagire e si affida supinamente al già visto, al già vissuto.

In questo scenario desolante c'é una piccola perla, una scintilla di luce che si stacca dal grigiore di fondo e mi ridà ottimismo e speranza. E' come sentire durante la notte il suono di una goccia che cade. Mi fermo un attimo, mi giro, e scopro che in quel momento la vita mi ha insegnato qualcosa di nuovo. Anche questa volta il distillato di passioni e speranze che ho raccolto negli anni è diventato un po' più ricco, un piccolo mistero è stato svelato.

Non mi illudo che questo basti. Per poter dare una svolta vera, radicale, alla qualità della propria vita, non bastano queste piccole gocce di saggezza. Dubito che basti persino una vita intera dedicata alla ricerca della verità. Queste piccole gocce però hanno un enorme valore. Testimoniano che sono ancora vivo, che il mio spirito é ancora in ascolto dell'Universo e forse, un giorno, anche i miei occhi e le mie mani finalmente si apriranno.

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