giovedì 29 gennaio 2009

Libertà di fede

Qualunque fede religiosa, se non è abbracciata in piena libertà e coscienza, non ha alcun valore.

Può sembrare una considerazione ovvia, ma è il primo punto su cui sono riuscito a concordare con un collega, cattolico convinto, dopo vari mesi di discussioni su questi argomenti.
Finalmente un punto di partenza, vediamo se da qui si può cominciare a costruire.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La fede compie la ragione. La compie, perché la ragione aspira a qualcosa che non riesce ad afferrare, a spiegarsi. La fede salva la razionalità, che ne è come la grande premessa. La razionalità è una premessa alla fede. La razionalità, infatti è quel livello della natura in cui la natura prende coscienza di sé; ma prende coscienza di sé secondo la totalità dei suoi fattori. Ora, fattore della realtà è anche quel «punto» che noi chiamiamo «di fuga», quel «punto di fuga», quel punto in cui la realtà diventa segno di altro e per cui la conoscenza di qualsiasi cosa segnala l'insopprimibile esigenza di qualcosa d'altro oltre i fattori razionalmente enucleabili e dimostrabili. La ratio, la ragione, non decifra il Mistero, ma rivela il segno della Sua presenza in ogni esperienza umana.
Perciò la fede, asseverando la presenza di questo Mistero attivo tra gli elementi decifrabili dalla ragione completa la razionalità intesa come singola esperienza o concezione del tutto.